La visualizzazione è un tema molto discusso al giorno d’oggi. Cercare di immaginare una vita piena di soddisfazioni e obiettivi realizzati è un pensiero condiviso da molti.
(Se ci fai caso avrai sentito anche tu una sensazione di benessere quando hai letto le parole “soddisfazioni e obiettivi realizzati”).
Ma basta questo per riuscire ad avere l’accesso a quel futuro tanto desiderato?
Gabriele Oettingen, professoressa di Psicologia all’Università di New York e all’Università di Amburgo, ha studiato il modo in cui la psicologia motivazionale cerca di spiegare e orientare le azioni delle persone. Analizzando il funzionamento del pensiero positivo, la ricercatrice tedesca si è resa conto che l’atto di immaginare può essere addirittura controproducente.
Certo, la visualizzazione mentale aiuta il cervello a “rendere reale” il nostro futuro, ci aiuta a individuare gli elementi chiave di un problema e a organizzarci. Tuttavia ci sono delle regole.
Uno studio californiano, ad esempio, ha messo a confronto i risultati accademici di due gruppi di studenti:
- al primo gruppo era stato chiesto di visualizzare il superamento dei propri esami con voti eccellenti (obiettivo);
- al secondo gruppo era stato invece chiesto di visualizzare la fase di studio e preparazione (processo).
Il risultato è stato che il gruppo di studenti impegnati nella visualizzazione dell’obiettivo, ovvero del superamento con ottimi voti dei propri esami, ha ottenuto risultati mediamente inferiori rispetto al secondo gruppo.
Se volete saperne di più:“From Thought to Action: Effects of Process-Versus Outcome-Based Mental Simulations on Performance”.
Ingannando la nostra mente con il pensiero di aver già avuto successo ci rilassiamo, molliamo la presa, convincendoci che grazie a questa “fiducia in me stesso/a e nel mio potenziale” sarò proiettato in quella magica realtà.
Senza rendercene conto, diventiamo impreparati per l’unica cosa che ci potrebbe permettere di raggiungere l’obiettivo: agire e …. Studiare!
Sognare a occhi aperti è qualcosa di molto rilassante e ha un effetto equilibrante nel nostro corpo, soprattutto in periodi di ansia e stress, tuttavia il troppo stroppia! Il pericolo è proprio quello di rimanere intrappolati in questo “cinema del nostro futuro” invece di alzarci e misurarci con la realtà delle cose.
Qual è il giusto modo per visualizzare?
Concentrati sul processo. Immaginati di studiare, senti le pagine del libro, osserva la tua mano che silenzia il cellulare, tieni d’occhio l’orologio e inizia. Un giorno, due giorni, un insieme di step che ti guideranno al tuo traguardo. Questo è il modo che ti sprona all’azione.
In ultima analisi un altro elemento da tenere in considerazione è la nostra Storia, il nostro Passato. Lì puoi avere la prova tangibile riguardo al tuo percorso, ai fallimenti e successi raggiunti. Quali sono le situazioni dove ti senti a tuo agio, dove riesci a rendere di più? Cosa invece vuoi migliorare? Da qui puoi ripartire prendendo coscienza di quali comportamenti, pensieri, azioni non ti piacciono e vuoi cambiare.
Con la consapevolezza di “chi eri” e “chi sei” ora puoi costruire il “chi sarai”.
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