Il successo di TikTok non sembra destinato a fermarsi, nonostante ogni giorno nascano nuovi competitor. Qual è quindi il segreto della piattaforma cinese?
Il mondo dei social è costellato di successi enormi e improvvisi: Facebook, Twitter e Instagram sono solo alcuni di questi. Nessuno però si sarebbe aspettato l’esplosivo successo di TikTok, piattaforma amatissima dai giovani che ad oggi conta 2 miliardi di utenti. Questa app made in China ha raggiunto risultati sorprendenti da quando è stata ufficialmente rilasciata nel 2018, superando tutti i suoi predecessori. Il trionfo è stato tale che adesso molti tiktoker sono diventati influencer e varie aziende stanno cominciando ad utilizzarlo in ottica business. Come tutti i fenomeni del web però non è certo destinato a durare in eterno ed è quindi il caso, per chi fosse interessato ad investire, di cominciare a guardarsi intorno.
I potenziali rivali
È naturale che un simile risultato attiri l’attenzione di tutti, specialmente di chi ne vorrebbe un po’ per sé. Sono infatti molte le software house che stanno cercando di cavalcare l’onda del successo di TikTok, creando app simili nel tentativo di spodestare l’invincibile campione. Al momento però sono solo cinque i veri potenziali competitor del colosso asiatico, ognuno con una propria specifica identità.
Shorts, Triller, Reels, Clash e Byte sono i nomi di questi sfidanti, ciascuno lanciato nella propria scalata alla vetta. Triller può contare sulla base di utenza più alta al momento, con i suoi 250 milioni di download. Reels, ultimo nato in casa Facebook, ha dalla sua tutta la potenza del complesso di Zuckerberg a disposizione. Shorts mette in campo tutta l’esperienza video di Youtube e una serie infinita di effetti e filtri. Clash punta a conquistare i content creator con la promessa di forti guadagni. Infine Byte vuole scavarsi una nicchia a sé, guardando agli artisti e ai musicisti. Nessuno di questi però, al momento, può sperare di imitare anche solo lontanamente il successo di TikTok.
Le ragioni del dominio
I motivi di questo monopolio sono da ricercarsi sia nella struttura di questo social che nel suo pubblico. TikTok è puntato unicamente sull’intrattenere il pubblico, in maniera inclusiva e senza barriere. I suoi utenti, prima la Generazione Z e adesso molti altri, non cercano informazioni o aggregazioni, solo divertimento. Per questo, finché non si creerà una piattaforma in grado di replicare questa situazione, il social cinese rimarrà incontrastato.
Il punto di massimo splendore di un social tende a variare, ma abbiamo potuto vedere come negli ultimi anni la finestra temporale si sia via via ridotta. Facebook, che è stato il primo, è quello che ha resistito più di tutti. Twitter, che è arrivato dopo, ha avuto un minor tempo sotto i riflettori. Ora è il turno di Instagram, che fino a poco fa era il social dei giovani e adesso sta perdendo terreno. TikTok sarà senza dubbio il prossimo e chi sarà pronto e attento al cambiamento potrà beneficiare enormemente da questo passaggio.
Potrebbe però esserci una terza via: non l’ascesa di un singolo social ma di un’intera tipologia. I prossimi protagonisti del web potrebbero essere i social verticali, incentrati su un singolo argomento. Un’intera schiera di nuove piattaforme pronte ad accogliere i vari appassionati di tutto il mondo… ma questo tema forse è meglio lasciarlo per un altro articolo.
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